Italia, Bentivoglio. Suona il telefono e dall’altra parte del filo la richiesta di aiuto per la scelta di un sistema di stampa 3D è immediata dai primi scambi di battute. E’ importante anzi, cruciale che l’investimento su una stampante 3D desktop o su un sistema di additive manufacturing industriale sia consapevole, puntuale, analizzato in tutti i suoi aspetti. E che sia chiara la differenza fra i due tipi di sistema.
Avere chiaro lo stato dell’arte iniziale prima di procedere all’investimento è come dire, iniziare col piede giusto. L'acquisto di un sistema professionale per additive manufacturing o di una stampante 3D desktop è un evento importante, non deve essere emotivo.
O meglio, deve dare emozioni perché apporta vantaggi e la soluzione che stai cercando.
Comprendere le differenze tra le stampanti desktop e quelle professionali è importante per scegliere la soluzione migliore.
Stampanti 3D desktop
Con questa definizione si identificano numerose stampanti 3D, con diverse tecnologie e capacità di performance.
Nel 2014, l'arrivo di MakerBot sul mercato italiano definì in qualche modo lo standard per le stampanti 3D economiche da scrivania, rendendola, di fatto, appetibile anche per semplici applicazioni professionali e per il mondo educational. Da allora, il mercato delle stampanti 3D da tavolo si è evoluto ed oggi offre sistemi per applicazioni professionali di tutto rispetto sebbene di dimensioni compatte.
I fattori che accomunano i sistemi desktop sono quasi sempre gli stessi: il prezzo della stampante 3D è inferiore rispetto ad un sistema industriale, l'ingombro è ridotto e le dimensioni di stampa non sono grandi quanto quelle di una stampante tridimensionale industriale.
Ma attenzione a non confondere una stampante 3D desktop per uso professionale con quelle di livello hobbistico perchè si rischia di perdere completamente la direzione, seguendo il miraggio di un prezzo molto, troppo basso.
I sistemi 3D da tavolo, o desktop, sono fatti per sopperire ad un mole di lavoro moderata, sono adeguati a una produzione in bassa scala pur offrendo la possibilità di utilizzo di innumerevoli materiali e, quindi, capaci di coprire il mercato nei diversi settori.
Le stampanti 3D più evolute, nonostante le dimensioni compatte, hanno una gestione semplice e intuitiva che le rende subito utilizzabili anche da operatori poco esperti e studenti alle prime armi. Tra queste, per esempio, le stampanti Stratasys come, ad esempio, la J35 Pro fanno scuola anche grazie al software GrabCAD Print in dotazione.
Stampanti 3D professionali ( e industriali )
Questo mondo si apre all'industria. In questa categoria ritroviamo le stampanti 3D per la prototipazione avanzata e i sistemi di additive manufacturing che lavorano, con camere di lavoro anche molto grandi, materiali di altissimo livello meccanico usati in settori come aerospaziale, automotive e molti altri. A queste caratteristiche se ne aggiungono altre: i sistemi industriali bene si adeguano a esigenze molto elevate, di tipo produttivo, gestionale, di approccio a una interconnessione tra sistemi di produzione presenti in azienda.
Concettualmente, un sistema di stampa 3D industriale può integrarsi all'interno di un ciclo produttivo industriale, interconnettendosi e rientrando nella dimensione industry 4.0.
I settori in cui è possibile introdurre un sistema di additive manufacturing? Praticamente tutti, recentemente anche nella moda, con la stampa 3D su tessuto, oltre che il campo medico con sistemi in grado di produrre modelli anatomici che simulano i tessuti umani.
Quindi, quale modello di stampante 3D scegliere? Ecco cinque domande (e risposte) per capire quale stampante 3D, desktop o professionale, è necessaria alla nostra produzione.
1. Cosa devo stampare in 3D?
Sembra banale, ma è l’inizio di tutto. Il primo step è un’analisi profonda e accurata dei motivi che ti porta a valutare l’acquisto di una
stampante 3D o, ancora di più, di un sistema di additive manufacturing. Un piano di fattibilità di questo investimento, individuazione del budget, il ROI.
Partendo però dalle cose semplici, ha senso capire se la necessità è verso una
stampante 3D desktop o
industriale, e che tipo di materiale occorrono.
Esistono diversi livelli di catalogazione di
stampanti 3D e per capire le proprie esigenze si può pensare all'obiettivo della stampa 3D all'interno dell'azienda, a quanti pezzi saranno necessari, se i progetti necessitano di essere creati in un certo modo. In base al settore di mercato di provenienza e a una prima analisi delle esigenze personali, sarà più semplice capire in che fascia di prezzo collocarsi e a quale fornitore rivolgersi.
2. Di quali materiali di stampa ho bisogno?
Per capire questo serve sapere se il tipo di prodotto da stampare deve possedere particolari caratteristiche tecniche o estetiche. Questa consapevolezza sarà fondamentale per orientarsi su una famiglia di materiali termoplastici o resine fotopolimeriche, per esempio.
I
materiali termoplastici sono destinati a produrre propotipi di particolare resistenza, destinati a prove tecniche e meccaniche anche di altissimo livello e, non dimentichiamolo, posso essere scelti per produrre parti finite, in alcuni casi anche in ambito di
metal replacement.
Se la scelta va sulle
resine allora
qualità estetica e realismo del pezzo stampato saranno i veri protagonisti: i colori, le forme, i dettagli, le sfumature e le trasparenze accompagneranno consistenza e durevolezza della parte stampata per un risultato molto focalizzato su temi di gusto e di aspetto esteriore.
Ma potrebbe essere che ho bisogno di
stampare in 3D pezzi in rame, bronzo, acciaio o altri metalli. In questo caso la scelta deve orientarsi su
sistemi professionali se si vogliono ottenere parti robuste e dense.
Avere la possibilità di richiedere al potenziale fornitore la stampa di un campione dimostrativo in fase di valutazione del sistema di additive manufacturing aiuterà molto la scelta del materiale ideale.
3. Che budget ho a disposizione?
E non solo. In base alle mie esigenze, quale è la soluzione che mi offre il miglior rapporto costo/beneficio? Tutto questo è utile per arrivare all’acquisto migliore.
Se le richieste di produzione sono alte in termini di numeri e di prestazioni delle parti, allora andrebbe valutato un
sistema di additive manufacturing industriale.
Se l'azienda ha come necessità primaria l'introduzione di una stampante 3D ma che non sia necessariamente destinata alla produzione, oppure se le parti da realizzare sono poche e di piccole medie dimensioni o, ancora, ha un budget limitato da investire, allora potrebbe essere presa in considerazione una soluzione desktop.
Per qualsiasi scelta è fondamentale affidarsi alle persone giuste: non solo un buon macchinario ma anche chi lo sa spiegare e introdurre bene, chi illustra le sue potenzialità, chi ha la capacità di seguirti anche in un buon post vendita ed eventuale manutenzione.
Servono dettagli precisi di tipo tecnico e di rendimento delle parti da stampare, informazioni reali sui costi e il rivenditore ideale è quello che si propone come un vero e proprio
digital manufacturing partner.
4. Utilizzo già un service di stampa 3D?
L’utilizzo di un service di stampa 3D come “former experience”, prima di avere una stampante in-house, si rivela un fattore utilissimo per valutare l’acquisto di un sistema di additive manufacturing.
Quanto ammonterebbero i costi di produzione con una
stampante 3D interna e quanto attualmente spendo con un service? Sono domande semplici alle quali rispondere che già forniscono elementi importanti.
I tempi, i costi e la privacy sono degli elementi che possono muovere a favore di un acquisto di un sistema di stampa 3D desktop o professionale.
Con una stampante 3D in azienda inoltre la
privacy è garantita, i costi del servizio non ci sono più e non solo: la libertà di poter apporre modifiche anche infinite a un file, sulla base delle esigenze interne dei reparti coinvolti permette di ripetere le sessioni di lavoro più volte, stando dentro a tempi prima non considerabili.
E infine, l’ultima domanda.
5. Possiedo già un software CAD e so utilizzarlo?
Un software per la progettazione tridimensionale è indispensabile per realizzare internamente il modello digitale del prodotto o del componente da stampare in 3D. La stessa funzione può essere delegata ma i costi, i tempi e potenzialmente anche la privacy, ne risentirebbero.
La scelta di un
CAD 3D di buona qualità e di ampia funzionalità permette di sviluppare numerose competenze e di potenziare quelle già acquisite.
Molti dei
software per la progettazione in 3D più diffusi permettono di ottenere i file nel formato utile per stampante 3D o per il sistema di additive manufacturing, sfruttando così al 100% le potenzialità del macchinario. Dal canto loro, le stampanti 3D più evolute sono dotate di software di stampa che permettono di importare i progetti tridimensionali nel loro formato nativo, senza necessità di conversione.
Abbiamo detto tutto.
Siete pronti adesso per il vostro acquisto? Vi abbiamo aiutato a decidere se orientarvi verso una stampante desktop o verso una professionale? Se avete ancora qualche dubbio potete rivolgervi a noi e parlare con uno dei nostri esperti.